Cerca

post

Il laboratorio “Gestione della classe”

Abbiamo scelto come tema del nostro Laboratorio di quest’anno la gestione dello spazio in classe. Il nostro intento era di porre l’attenzione sulle modalità colle quali sono date agli studenti le istruzioni per determinare un loro spostamento finalizzato alla formazione di coppie, di gruppi, di cerchi o altro. Era nostra convinzione che

“un’istruzione è tanto più efficace quanto più l’insegnante visualizza in precedenza il risultato voluto”.

Il Laboratorio si è svolto in due fasi. Nella prima fase i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi. Ad ogni gruppo è stata data una busta contenente un ”compito” da svolgere.

I “compiti” erano i seguenti:

  • fa’ in modo che tutti i partecipanti siano equidistanti da un punto;
  • fa’ in modo che tutti i partecipanti siano divisi in due gruppi. All’interno dei gruppi ciascuno deve annotare il segno zodiacale degli altri colleghi. Forma nuovi gruppi. Alla fine dell’attività ogni partecipante dovrà avere la lista completa dei segni zodiacali di tutti i partecipanti;
  • fa’ in modo che tutti i partecipanti siano faccia al muro (un maschio ed una femmina alternati, finché possibile) con una mano sulla parete ed una sulla spalla del collega accanto.

Per la preparazione, i gruppi, distribuiti in tre luoghi diversi, avevano a disposizione quindici minuti.

Allo scadere del tempo tutti sono stati richiamati in classe. All’interno di ogni gruppo è stato sorteggiato un “capogruppo”. A turno, ognuno di loro ha dovuto dare ai colleghi degli altri due gruppi le istruzioni necessarie affinché fosse raggiunto quanto richiesto all’inizio dell’attività. Tutti, anche se alcuni con sicurezza ed energia, altri con un po’ di timore ed incertezza, hanno svolto il proprio “compito”.

Nella seconda fase del Laboratorio è stata proposta ai partecipanti la visione di tre filmati che riguardavano momenti di tre diverse lezioni in cui l’insegnante dava istruzioni agli studenti.

Tali filmati sono stati mostrati due volte.

Dopo la prima visione è stato distribuito ai partecipanti al Laboratorio il seguente foglio:

Note e osservazioni
Filmato n. 1

L’insegnante voleva che gli studenti si dividessero in coppie e che gli studenti di ogni coppia si disponessero faccia a faccia.

Filmato n. 2

L’insegnante voleva che gli studenti si dividessero in coppie e che gli studenti di ogni coppia si disponessero faccia a faccia.

Filmato n. 3

L’insegnante voleva che gli studenti si disponessero in cerchio, includendo anche lei.

È stato chiesto loro di annotare soprattutto in quale dei tre filmati l’insegnante fosse, a loro avviso, più efficace e se l’obiettivo proposto fosse stato raggiunto. È stata quindi effettuata la seconda visione dei filmati, al termine della quale i partecipanti, divisi in piccoli gruppi, sono stati invitati a scambiare le proprie impressioni.

Dopo questo, i partecipanti sono stati riuniti in un gruppo unico ed il conduttore del Laboratorio ha chiesto loro di esprimere le proprie osservazioni.

Il primo partecipante che ha preso la parola ha notato che nel filmato della prima lezione l’insegnate era stato più “autoritario”, aveva dato le istruzioni alla classe senza esitazioni e l’obiettivo era stato sicuramente raggiunto. Tuttavia, secondo lui, questo tipo di “autoritarismo” poteva generare in studenti adulti, soprattutto in quelli abituati a “dirigere”, una certa resistenza. Nel secondo e nel terzo filmato, invece, l’insegnante, con gesti un po’ teatrali, aveva generato nella classe un’atmosfera più “rilassata” ma l’obiettivo era stato raggiunto solo parzialmente. Secondo questo partecipante non sempre “rilassarsi” è positivo: talvolta può significare una dilatazione dei tempi ed un calo d’energia.

Il secondo partecipante che ha preso la parola ha osservato che l’insegnante del primo filmato non era stato “autoritario” bensì spiccio ed immediato. L’altro insegnante, invece, più “rilassato”, aveva creato un’attesa eccessiva nella classe cui era seguito, anche secondo lui, un calo d’energia.

Un’altra partecipante, prendendo spunto dalle difficoltà che aveva trovato quando, durante la prova pratica del Laboratorio, aveva dovuto dare istruzioni ai propri colleghi, ha notato che è essenziale organizzarsi lo spazio in anticipo per evitare troppi comandi spesso non chiari e per non trovarsi di fronte ad ostacoli imprevisti.

Questi punti sono stati ripresi e sostenuti da molti altri partecipanti. Al termine della discussione, le  conclusioni cui si è arrivati possono essere riassunte nel modo seguente.

L’insegnante deve:

  • aver chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere;
  • prevedere le conseguenze delle sue istruzioni;
  • organizzarsi in anticipo lo spazio per non trovarsi di fronte a difficoltà “tecniche”;
  • dare in maniera autorevole ordini semplici ed essenziali, finalizzati allo scopo da raggiungere.