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La revisione fra pari

L’oggetto del mio laboratorio era la “revisione fra pari” e le domande che mi sono posta sono state queste: A) Un’attività come quella della revisione fra pari funziona? Porta, cioè, dei cambiamenti nella produzione scritta dello studente? E se si, quali? B) Ripetendo con una certa costanza questa attività, migliora la capacità dello studente di fare revisione fra pari?

Per poter rispondere, ho lavorato con una classe di primo livello con circa quaranta ore di lezione alle spalle. Il lavoro si è svolto in questo modo.

Gli studenti hanno scritto per trenta minuti (si trattava di una produzione di tipo immaginario) con la possibilità di usare il vocabolario e di rivolgersi a me tutte le volte che ne avessero avuto bisogno. Allo scadere del tempo ho interrotto il loro lavoro (alcuni di loro avevano già finito) dicendogli di fare una bella copia ed ho ritirato gli scritti. Così si è conclusa la fase di PLS (Produzione libera scritta).

Nella lezione successiva ho riportato gli elaborati agli studenti (molto sorpresi nel vedere che non c’era traccia di intervento da parte dell’insegnante) ed ho proposto la revisione fra pari dicendo :”State sfogliando una rivista e leggete che il direttore di questa rivista ha bandito un concorso: ogni mese verrà pubblicato il racconto più bello. Voi decidete di partecipare al concorso, ma per avere più possibilità di vincere dovete essere sicuri che nel vostro racconto tutto funzioni: tutta la grammatica deve funzionare, e per far bene questo lavoro avete bisogno dell’aiuto di un compagno”. A questo si sono aggiunte anche spiegazioni di ordine pratico organizzativo: “Lavorate in coppia, prima su un racconto poi sull’altro. Potete usare il vocabolario tutte le volte che volete. Potete sempre chiamare me per ogni dubbio o problema. Ultima cosa importante: soltanto l’autore del racconto può cancellare e/o riscrivere parole o frasi del suo scritto”. Da questo momento gli studenti, un po’ meravigliati, hanno cominciato la loro revisione fra pari durata circa 15/20 minuti per testo.

Ho lasciato passare una settimana (quindi due giorni di lezione) dopodiché ho proposto ancora una volta una PLS e nella lezione seguente una revisione fra pari.

Ho posto all’attenzione dei partecipanti al mio laboratorio, ignari di tutto il lavoro precedente, gli elaborati della prima PLS e della prima revisione fra pari di quattro dei miei studenti (scelti senza nessun criterio didattico preciso, ma solo perché presenti a tutte le lezioni) e ho detto questo: “Avete in mano due versioni diverse di ogni scritto. Quale delle due versioni è migliore?”. Una volta appurate le versioni migliori (non perfette!), ho posto loro un’altra domanda: “Qual è stato il lavoro che ha apportato tali migliorie?”. Era chiaro a colpo d’occhio che non poteva esserci l’intervento dell’insegnante per due motivi: primo perché nell’elaborato di uno studente l’unica miglioria apportata è stata l’aggiunta di un disegno, e difficilmente un insegnante prende tali iniziative; secondo, perché un insegnante non avrebbe selezionato le parti da correggere, ma avrebbe corretto tutto, anche le più piccole imperfezioni. Rimanevano quindi due sole possibilità: o ad avere il compito di analizzare attentamente il suo scritto era lo studente da solo, oppure questo compito di analisi era affidato ad una coppia di studenti. A questo punto, ho “svelato” loro il lavoro che aveva portato a questi risultati ed ho continuato il laboratorio presentando altri elaborati: quelli della seconda PLS e della seconda revisione fra pari (degli stessi studenti della prima) e alla domanda: “Migliora la capacità dello studente di fare revisione fra pari?” la risposta è stata un deciso sì. Infatti, esaminando con attenzione i diversi elaborati e avendo appurato che la revisione fra pari porta dei cambiamenti in positivo nella produzione scritta dello studente, si possono fare interessanti osservazioni.

Le differenze più evidenti sono negli scritti di due studenti in particolare: quelli di Ellisiv e di Achim (vedi gli scritti allegati). Leggendo gli elaborati di quest’ultimo, si nota un diverso approccio alla revisione: nella prima esperienza mostra un carattere molto deciso, è molto sicuro di sé tanto che non accetta nessuna possibile variazione al testo; cosa che invece succede nella seconda esperienza, dove, evidentemente riconoscendo a se stesso i suoi limiti, si adegua mettendo in discussione il suo stesso prodotto. Il risultato di tutto questo è una maggiore collaborazione fra i due studenti e quindi una qualità di lavoro decisamente superiore, che risulta anche facendo un confronto fra gli scritti di Ellisiv. In questo caso non si tratta tanto di una maggiore disponibilità della ragazza di mettersi in discussione, quanto soprattutto di una maggiore presa di coscienza dell’attività da parte di entrambi gli studenti. La loro diventa un’analisi più approfondita e più particolareggiata, tanto che non riescono ad esaminare la seconda parte del testo per motivi di tempo.(A questo proposito voglio dire che non è mai stato dato esplicitamente un limite di tempo, ma quando una coppia aveva terminato il suo lavoro su entrambi i testi, allora si finiva l’attività).

Durante la prima revisione gli studenti hanno lavorato seguendo le mie istruzioni, ma sempre con un certo scetticismo dovuto naturalmente alla novità del compito, mentre la seconda volta hanno osato di più. Era sparito lo scetticismo, non c’era più quell’atmosfera di preoccupata meraviglia, l’aria si era fatta più tranquilla e di conseguenza è cambiato il loro modo di lavorare. Hanno analizzato con molta più attenzione lo scritto, cercando di non trascurare niente e ponendosi molte più domande di quanto avevano fatto la volta precedente. E hanno, quindi, sfruttato a pieno l’aiuto dell’insegnante, ricorrendo meno spesso all’amato vocabolario.

Seconda Produzione libera scritta di Achim:

A Perugia è un grande circo. Il direttore, con nome Rocco D’Urso, ha due animali, un leone e un uccello. Rocco puo raccoltare molte storie. Un giorno, due anni fa, Rocco non aveva niente di mangiare per il leone, che aveva fama. Rocco voleva dare lui il ucello per mengiare. Ma il leone non ha mangiato il suo collaboratore, perché un ucellino è niente contra il grande fama dil un leone. Faceva una dieta. Le gente vogliono sentire queste storie di direttore. Perché la presentazione è a sera il circo ha molte lampe.

E dopo la Revisione fra pari:

A Perugia è un grande circo. Il direttore, con nome Rocco D’Urso ha due animali, un leone e un uccello. Rocco può raccoltare molte storie. Un giorno, due anni fa, Rocco non aveva niente da mangiare per il leone, che aveva fama. Rocco voleva dare a lui l’uccello per mangiare. Ma il leone non ha mangiato il suo collaboratore, perché un uccellino è niente contra il grande fama di un leone. Faceva una dieta. Le gente vogliono sentire queste storie di direttore. Perché la presentazione è a sera il circo ha molte lampe.

Seconda Produzione libera scritta di Ellisiv:

Francesco va a Milano con sua cane e gatto. Lui compra tre biglietti per il treno perché lui non capisca che il animale non bisogno pagare. Loro abitanno in una albergo, e la camera è molto bella, però fuori di albergo sono tanti logi. A Milano è una terribile tempo, lampi e tuono costante.

E dopo la Revisione fra pari:

Francesco va a Milano con il suo cane e il suo gatto. Lui comptra tre biglietti per il treno perché lui non capisce che gli animali non hanno bisogno di pagare. Loro abitanno in una albergo, la camera è molto bella, però fuori di albergo sono tanti logi. A Milano è una terribile tempo, lampo e tuono costante.