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Produzione libera scritta: un altro esempio

Il più delle volte l’insegnante non ha sotto mano uno spunto che (come nell’articolo che precede) chiami personalmente in causa lo studente. In questo caso si può ricorrere a un meccanismo che costituisce l’equivalente, per la produzione libera di lingua scritta, di ciò che la drammatizzazione è per la produzione libera di lingua parlata. Anche per la lingua scritta, pertanto, possiamo parlare di drammatizzazione. Il compito dell’insegnante consiste quindi (analogamente a quanto egli fa nella drammatizzazione finalizzata alla produzione libera di lingua parlata) nello stimolare la fantasia dello studente per renderlo partecipe.

In definitiva, si tratta di assicurarsi che lo studente, prima di prendere la penna in mano, abbia delle cose da dire. Ecco un esempio.

L’insegnante invita gli studenti a immaginare che trascorreranno le prossime vacanze in un paese dove si parla la lingua che stanno studiando e che l’insegnante ha trovato una fonte di informazione al riguardo (per esempio: per l’Italia, I’ENIT). Segue la tecnica “spremicervello”. Cioè, l’insegnante si mette vicino alla lavagna pronto per scrivere e chiede alla classe che cosa si potrebbe chiedere a questa fonte d’informazione. Qualunque cosa venga detta va scritta sulla lavagna sotto forma di appunti (per esempio: vacanze, vengo in Italia, albergo, Firenze, quanto costa?, treni, dove?, itinerari, gite, organizzazione, mia sorella, intera famiglia, lingua, tessere, sconti, ecc.). L’insegnante ha le spalle rivolte alla classe e scrive in continuazione mentre gli studenti esprimono parole, concetti. Un’idea ne stimola un’altra. Eventuali pause vengono riempite da idee dell’insegnante stesso. L’importante è dare un senso di fretta.

Il risultato è una lavagna ricoperta di parole e locuzioni in meno di un paio di minuti. L’insegnante dà poi la semplice istruzione: “Scrivete una lettera a …”. Alla lavagna c’è una tale ricchezza di concetti che anche lo studente meno coinvolto troverà qualcosa per iniziare a scrivere. Una volta iniziato, le idee si generano più facilmente.